
RIMOZIONE DEL CATETERE VENOSO
Parlando di accessi venosi periferici la domanda che spesso ci poniamo è: quanto tempo può rimanere in sede un CVP? Quando è necessario sostituirlo? Nella pratica clinica quotidiana le risposte saranno certamente discordanti ma cosa dicono le ultime linee guida in merito?
Regole pratiche. Agocannule e cateteri midline
Una agocannula va tolta quando non occorre più per la terapia infusionale oppure quando non viene utilizzata da 24 ore o più.
Rimuovere i cateteri venosi periferici – sia nei pazienti adulti che pediatrici – su specifica indicazione clinica, in base alla valutazione del sito di emergenza e/o in base a segni e sintomi clinici suggestivi di complicanze sistemiche (ad es. infezioni batteriemiche).
Esempi di segni e sintomi di complicanze sono i seguenti:
- 1. dolore spontaneo locale di qualsiasi intensità e/o dolorabilità alla palpazione
- 2. variazioni cromatiche locali (eritema o sbiancamento alla pressione).
- 3. variazioni della temperatura cutanea (calda o fredda).
- 4. edema.
- 5. indurimento.
- 6. fuoriuscita di fluido o pus dal sito di emergenza.
- 7. vari tipi di malfunzionamento (ad es. resistenza durante il lavaggio, assenza del ritorno ematico).
I cateteri inseriti in condizioni asettiche subottimali in qualsiasi situazione clinica (tipicamente, in emergenza) andrebbero identificati, rimossi e sostituiti con un nuovo catetere non appena possibile, preferibilmente entro 24-48 ore.
Se si prevedono difficoltà nel posizionare un nuovo catetere (es. in pazienti con accesso venoso difficoltoso) ed è necessario continuare la terapia infusionale, contattare immediatamente un operatore sanitario competente e qualificato nel posizionamento di accessi venosi, per evitare sospensioni o ritardi nel trattamento terapeutico . Comunicare all’operatore sanitario specializzato in accessi venosi eventuali segni e sintomi di sospette infezioni da catetere, e valutare la opportunità di ottenere colture (ad es. coltura delle secrezioni, emocoltura) prima di rimuovere il catetere periferico.
In caso di stravaso, staccare tutto il set di somministrazione e aspirare dal connettore del catetere, prima di rimuoverlo, così da eliminare quanto più possibile residui di farmaco vescicante dal lume e dal tessuto sottocutaneo.
Occorre valutare quotidianamente l’ effettiva necessità clinica di qualunque catetere venoso periferico o centrale a breve-medio termine. I dispositivi per accesso venoso vanno rimossi in caso di complicanze non risolvibili, per interruzione della terapia infusionale, o quando non siano più indispensabili. Il tempo di permanenza di un catetere venoso non è un criterio di rimozione, poiché allo stato attuale non esiste un tempo di permanenza ottimale per alcun tipo di dispositivo per accesso venoso.
Fonti: Infusion Therapy Standards of Practice

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